top of page

CRISTINA CASTIGLIOLA

ATTRICE - CANTANTE

MILANO

Biografia


Di prima formazione pittrice, amando l'eclettismo e le arti in genere, sceglie di dedicarsi al teatro e al canto, trovando in queste discipline uno spazio completo per la creatività, la visionarietà e l'azione.

A Milano collabora principalmente con ATIR - Teatro Ringhiera, in veste di conduttrice e attrice all’interno de Gli spazi del Teatro, coordinati da Nadia Fulco. È presente in una delle ultime produzioni The Dei After, con la regia di Rita Pelusio e la drammaturgia di Domenico Ferrari e nel progetto Odissea, ideato e diretto da Serena Sinigaglia.

Sempre per ATIR, dal 2011 al 2020 è attrice/Drag King in diversi spettacoli tra cui Scusa se faccio schifo, con la regia di Marcela Serli, spettacolo selezionato per il progetto di Residenza 2017 al Teatro Magro (Mantova). Dal 2006 al 2010, è attrice sotto la direzione di Serena Sinigaglia, negli spettacoli Donne in parlamento (da Aristofane), con la drammaturgia di Laura Curino e la produzione del Piccolo Teatro di Milano. Di Che: vita e morte di Ernesto Guevara, di Michela Marelli e de La cimice, di Vladimir Majakovskij, produzione del Piccolo Teatro di Milano.

Nel biennio 2015/17 prende parte al progetto Teatro e Cina - Cessi Pubblici, di Guo Shixing, all’Accademia dei Filodrammatici di Milano, condotto da Sergio Basso e Karina Arutyunyan.

In Residenza nel 2016 alla Corte Ospitale di Rubiera (progetto selezionato tra 11 su 180 proposte), di cui è stata presentata un’anteprima a luglio 2016, sempre a Rubiera.

A febbraio 2017, la pièce Cessi Pubblici è in stagione al Teatro Filodrammatici di Milano. Lo spettacolo è in tournée nel 2018/2019. Nel 2015 fa parte del cast selezionato per Kaligola, da Camus, con la regia di Enrico Casale, Compagnia Scarti, produzione del Pim Off di Milano.

Dal 2012 al 2015 prende parte al progetto Teatro Utile - Arte e sviluppo, ideato da Tiziana Bergamaschi e co-condotto per la parte drammaturgica da Renato Gabrielli, all'Accademia dei Filodrammatici di Milano. Prende parte inoltre agli spettacoli: Il viaggio e Sotto un cielo straniero. In più stagioni - dal 2009 a oggi - è attrice e cantante in diversi pièces tra cui: La Maria Storta, scritto e diretto da Alberto Salvi per il Desideria Festival di Bergamo e altri Festival del Nord Italia. Non è come sembra, scritto e diretto da Giulia Donelli, con la supervisione di Renato Gabrielli. Rosa Genoni e L’invenzione del Made in Italy, a cura di Giuseppe Almasio, al Festival Donne Incanto 2017 di Parabiago. Lo spettacolo è in stagione nel 2018 allo Spazio Banterle di Milano del Teatro degli Incamminati.

Da diversi anni si dedica all'ideazione e alla realizzazione di spettacoli suoi: Del piacere del tempo liberoIl Mare color dell'inchiostroUna kermesse tutta per noi, lavori che rispecchiano la ricerca artistica di sempre, dando vita alla commistione di più generi e stili.

Collabora in veste di conduttrice-formatrice all’interno de Gli spazi del teatro, per il progetto triennale El nost Milan (2022/25) in scena al Teatro Carcano di Milano (da un'idea di Serena Sinigaglia, con la partecipazione straordinaria di Lella Costa)

MARIA CALLAS LA DIVINA...QUANDO I SOGNI DIVENTANO REALTÀ



Come si diventa una stella: Maria Callas è un sogno vitale, leggero, e di grande qualità, scritto dalla regista, coreografa e drammaturga Valentina Escobar, con il prezioso contributo della signora Giovanna Lomazzi , storica amica e preziosa collaboratrice di Maria Callas che, con grande generosità e competenza, ha raccontato i suoi ricordi artistici e umani sulla grande soprano e attrice. Un viaggio immaginario nella storia della musica, del teatro, della lirica e, naturalmente, della Divina: da quando, appena ragazza sognava di cantare a quando è diventata l'artista amata in tutto il mondo. La sia vita privata, il rapporto con la musica e con il teatro, le relazioni con i più grandi direttori d’orchestra, con registi e artisti entrati con lei nella storia (e nella leggenda) dell’opera lirica. Uno spaccato della Divina come non si era mai vista.



SINOSSI - UNA SOLITARIA PENOMBRA




"Una solitaria penombra per anime allegre" è una sorta di confessione noir - guarnita di abbondante ironia - sull'abitudine e i suoi paradossi. Un monologo originale che cerca negli altri una umana compartecipazione, tentando di capire se il nostro vivere definito "normale" tracci, in realtà, un sentiero abnorme. Lo spettacolo prende spunto da diverse tematiche contemporanee per rivelarne sentimenti e toni noir/grotteschi, che spesso ci stringono (e ci costringono) in un crescendo di gabbie. Un racconto feroce e, allo stesso tempo, paradossalmente divertente, sull'assuefazione alla vita quotidiana: c'è chi si abitua, chi smarrisce ogni senso critico. E poi c'è chi tenta di guardare questo turbinio distaccandosene, facendo una scrematura di cosa tenere e cosa lasciare, almeno laddove è possibile.

"Quel mostro, l'abitudine, che si mangia ogni senso del male, è però angelo in questo, che al praticare cose buone e giuste sa anche dare un abito facile da indossare". Amleto, Atto III, Scena IV (Amleto alla madre).




SINOSSI - DEL PIACERE DEL TEMPO LIBERO




Ciascun lavoratore ha un’ottima ragione per scoprire questo nuovo sindacato: U.A.U.D.T.L. Unione Amanti Uniti Del Tempo Libero. Cristina Castigliola, in veste di sindacalista, racconta il valore che diamo al lavoro in relazione al tempo libero, portando in scena uno spaccato della quotidianità contemporanea. In che modo scegliamo di occupare le ore che non passiamo in ufficio o in università?

Che peso diamo alle relazioni con i nostri colleghi? Che valore hanno gli oggetti di cui ci circondiamo?

Del piacere del tempo libero indaga le nevrosi, le aspettative e gli artifici che ciascuno mette in scena per trovare la propria personale giustificazione e l’equilibrio tra dovere e piacere.




SINOSSI - IL MARE COLOR DELL'INCHIOSTRO





Di tappa in tappa, in viaggio, da una costa all'altra, alla scoperta o ri-scoperta di poeti, autori e artisti per i quali il florido bacino del Mediterraneo è stato fonte di ispirazione poetica. E così, per esempio, un folkloristico vaso di basilico affacciato sui colori del mare di Marsiglia, lo sguardo di un viaggiatore settentrionale diretto in treno verso il sud dell’Italia, le tonalità catturate dalla pittura impressionista rincorrendo la luce o il fremito di un amore antico che bagna le coste del Peloponneso, permettono di comporre un mosaico che, come un tuffo tra parole, storia, immortali profumi e colori, omaggia il "mare nostrum". Un percorso per riflettere sulle nostre origini culturali. E per riabbracciarle.





SINOSSI - TRA I BINARI




Lo spettacolo nasce nel 2022 e parla della rivoluzionaria scoperta della macchina a vapore, punto di svolta per l'evoluzione industriale, la struttura politica, economica e sociale delle nazioni nell'800. Il treno (e il mondo della ferrovia) hanno radicalmente cambiato il nostro modo di vivere e viaggiare, conquistando anche un posto di primo piano nell'immaginario collettivo. Tra i binari si concentra su alcuni testi, musiche e canzoni che si sono ispirate al mitico "cavallo di ferro".




SINOSSI - UNA KERMESSE TUTTA PER NOI




"Cristina Castigliola appare in scena e porta con sé un mondo. Lo porta nella voce e in certi sorrisi che traguardano sul rossetto rosso, e vanno oltre, vanno incontro alla telecamera, attirano il primo piano come una calamita il ferro. Se si fosse chiamati a scegliere un’essenza della joie de vivre, un’idea platonica con cui dare senso a un aspetto del reale, si dovrebbe pensare a questa interprete e alla sua vitalità, che ben si sposa con gli anni ’50. Non è sicuramente un caso che la sua attenzione teatrale sia andata su un periodo in cui si cominciava a scrollarsi di dosso la polvere del vecchio mondo al tempo di rock. E il sogno trovava una meritata cittadinanza nel mondo di celluloide, il mondo delle Marilyn, delle Cabirie, di un bianco e nero che sembrava fatto apposta per appenderci sopra i vestiti, freschi di bucato, dei propri desideri" (Il Teatrante, di Danilo Caravà).





SINOSSI - L'ULTIMA PARTE DEL CORPO A INVECCHIARE È IL CUORE




Con tono leggero e talvolta anche comico, si parla delle grandi conquiste della lotta femminista, iniziata negli anni '70 e mai finita. Ci si rivolge sia a chi l'ha vissuta in prima persona, e ne ha un ricordo nitido, sia alle nuove generazioni di donne, che forse non ne hanno colto appieno il significato. Ma vorremmo parlare anche ai tanti uomini, di tutte le età, che da sempre stanno dalla parte delle donne e nutrono nei loro confronti una smisurata fiducia.






bottom of page