Mai lasciare cadere un fazzoletto, può diventare una tragedia. Otello, ovvero il Vangelo secondo Jago, rilegge in chiave contemporanea il classico di Shakespeare sull'amore tra il Moro di Venezia e Desdemona. Come si insinua il dubbio? Come si consuma l'inganno? Passione, amicizia, gelosia, invidia: emozioni e contraddizioni (umane troppo umane), scuotono l'anima del condottiero ingannato. Possiamo riconoscerle - immutabili - dentro di noi mentre si alternano, ci scuotono e prendono il sopravvento. Uno spettacolo intelligente, accurato, mai banale che non perde un briciolo di attualità. In scena fino al 29 ottobre al Politeatro di Milano, di (e con) Massimo Sabet. Con Fabrizo Kofler, Enrica Chiurazzi, Clara Mori e Manfredi Pedone.
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