"Gli uomini, i viventi, vivono la vita, ma non sanno che cosa sia". Lui, il vampiro, invece lo sa. Ma che cos'è veramente la vita? Il suo punto di vista si dispiega lucidamente nel monologo Il principe nato dal buio, di (e con) Gianluca Paradiso. Il principe della notte ha potere di vita e di morte sugli umani e sui loro più inconfessabili istinti. Ama le donne ma, quando le possiede, esalano tra le sue braccia il loro ultimo respiro. Vorrebbe più amore il vampiro, ma come è possibile trarre passione da un corpo inerte? Ogni bellezza diventa morte.
E allora, come sempre, deve accontentarsi di un surrogato dell'amore: il potere. Inappagato, il principe del buio cerca, perché ha sete. Succhia, ma non si sazia.
Sulle sue spalle grava come un macigno la generale condanna per ogni sua inconfessabile nefandezza. Eppure il vampiro non invoca pietà o compassione: si contorce, piange e urla la sua rabbia contro il mondo dei vivi.
Rinasce più e più volte. Ma rimane prigioniero di un'eternità da cui non è possibile fuggire. Il vampiro è solo.
"L'Eternità ha un prezzo: tutto si ripete sempre.
Tutto uguale a prima.
Un ciclo miserabile.
Nessun inizio, nessuna fine".
Lo spettacolo
Il principe nato dal buio
di e con Gianluca Paradiso
con Ilaria Tommasini
regia di Alessandro Bertolotti
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