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Rambelli, Tosoni, Oliva

Che cosa c’è Prima di ogni altro amore? La suggestione. L’incanto. Il sogno. E la solitudine.

Le lettere tra Maria (Callas) e Paolo (Pierpaolo Pasolini) raccontano un amore impossibile e "dannato”. Scritte durante le riprese di Medea (girato nel 1969), sono appassionate, disperate. A tratti febbrili.

“Voglio fare Medea con te” aveva detto Pasolini alla Divina, che - prima di allora - non si era mai concessa al cinema. Sul palco la Callas è una Medea solenne, avvolta in un abito nero - il viso velato - secondo i canoni della tragedia greca. Pasolini si aggira sofferente (e indifferente) protetto da occhiali scuri destinati a nascondere la sua inesauribile malinconia. Amato, venerato e irraggiungibile, il regista si ritrae e non si concederà mai alla Callas.

Che strano destino quello della soprano più famosa del mondo: sposa il suo mentore, Giovanni Battista Meneghini, (che la lancia, la possiede, ma non la ama); conquista l’uomo più ricco del mondo, Onassis, (che la esibisce e custodisce nella sua isola miliardaria) e che la tradisce ripetutamente.

Eppure Maria, orfana di padre, non si arrende. È assetata d’amore, e cerca ancora.

E, ancora una volta sbaglia: Pierpaolo Pasolini, artista sensibile e delicato, è dichiaratamente omosessuale. Intelligente, inquieto, tormentato e fragile, PPP cerca (e punisce) se stesso nelle buie notti dei bassifondi romani, dove trova violenza e umiliazione. Maria lo sogna da Parigi, dove scrive, telefona. E spera di cambiarlo per sempre.

Non riuscirà, naturalmente. Maria e Pierpaolo sono due linee rette destinate a non incontrarsi mai. Due anime sole. Intense e tragiche, vanno verso il loro destino: lei muore a Parigi, probabilmente suicida. Lui, barbaramente aggredito da ragazzi di strada della periferia romana. Ha solo 45 anni.

“Prima di ogni altro amore, Incanto per Maria Callas e Pier Paolo Pasolini” è uno spettacolo intenso, a tratti poetico, scritto dal drammaturgo e musicista pluripremiato Sergio Casesi e diretto da Alberto Oliva.

La Divina è l’attrice e soprano Gea Rambelli. Il poeta (e regista) è Stefano Tosoni.




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