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ANTONELLA VOLTAN

ATTRICE - AUTRICE

MILANO

Biografia


Si forma alla Scuola di Formazione Attoriale dell’ensemble d’arte S139, di cui ha fatto parte come performer fino al settembre 2015. Si perfeziona al CTA di Milano nelle metodologie dell’Etjud e della Verticale del Ruolo e collabora con l’Associazione Spazio Verticale fondata da Lara Franceschetti. È autrice e interprete di A volo d’aquila (secondo premio al concorso Monodialoghiamo Solovocifemminili di Lodi nel 2010); Luna Park; ArKadina (premio per la miglior interpretazione al Sabaoth International Performing Arts Festival [SIPAF] nel 2014); Uteri’n’aria - Itinerario di sola andata (finalista nel 2018 al bando di drammaturgia contemporanea Banco di Prova); SYLVIA P 1932-1963 Ich bin die Bienenkönigin. Nel 2014 è tra i protagonisti del film Il Vincisangue. Partecipa all’edizione 2017 di IT Festival con il ruolo di Paulina in Wahrheit macht Frei, uno studio su La morte e la fanciulla, di Ariel Dorfman. Nel 2020 è tra gli autori presenti nella raccolta di poesie L'Italia s'è desta. Cento scrittori uniti contro il Covid, di Alise Editore.

SINOSSI - SILVYA P. 1932-1963



"Il sangue corre, mi rimbomba

nelle orecchie: il passo

della pantera è sulle scale,

ora la sento che sale, che sale. (*)

Ho chicchi di melograno nella bocca.

Li lascio accavallare sulla lingua,

scivolosi, morbidi, tondi.

Se non li ingoiassi, il passo sulle scale

invertirebbe direzione. Mi lascerebbe libera.

Cosa mi chiama di là che qui non trovo?"

Sylvia P 1932: così inizia il proprio stare su questa terra, con un nome e la data in cui si viene al mondo. Io non volevo stare: volevo essere ! Dando corpo alla spinta che da dentro mi chiedeva perentoria di uscire e diventar voce. Unica, irripetibile. La MIA voce. Proiettile che si conficca in un cuore e vi rimane per sempre. Orma indimenticata. Volevo essere mito. Sono Sylvia Plath - o P sta per Persefone – e questa è la mia storia. La storia di una fame inestinguibile. La storia di una vela fatta per il mare, incapace di prendere il largo, incagliata sul fondo della sua fragilità. Essere vento e voler farsi scoglio. Questa è la storia di un corto circuito. Schiaccio i chicchi tra i denti, la polpa asprigna si frantuma. Non li ho contati. O forse sì. 1963: scelta o destino ? Il passo è sulla porta …

Sylvia Plath nasce il 27 ottobre 1932 a Boston e mostra da subito un precoce talento come poetessa, che la porterà già dalla giovane età a ricevere diversi riconoscimenti in campo letterario. Nessun premio, nessun traguardo sembrano però mai riuscire ad attecchire nel profondo, a sconfiggere una fragilità crescente che la porta a richiedere costanti conferme sulla bontà delle sue creazioni – che lei esige essere senza eguali - e sul senso di sé, fortemente minacciato ogni volta dai singoli rifiuti ricevuti sul cammino. Il monologo dà voce alla Plath in un flusso di coscienza in cui emergono, in un movimento a spirale, i suoi slanci e le condizioni che renderanno via via sdrucciolevole il suo ecosistema interiore: la spasmodica ricerca della perfezione, sconfinante in delirio di onnipotenza, l’estrema dipendenza da chi è oggetto del suo amore, il conflitto tra la sua ambizione e il ruolo di moglie e di madre. Morirà suicida l’11 febbraio 1963. Lo scontro con le delusioni e le disillusioni della vita spazzerà in lei come valanga anche la conquista della sua voce ritrovata. Una voce che le è sopravvissuta.



SINOSSI - UTERI'N'ARIA




Tre donne, tre percorsi di vita, identificati metaforicamente come tre fasi distinte del parto. Storie vere, accomunate da una scintilla che scompone il tracciato in quell'istante preciso a partire dal quale niente sarà più come prima. Ognuna di loro ci invita ad assistere a quell'atto di fecondazione del proprio sentire che la trasformerà intimamente. E per sempre. Uteri'n'aria è un viaggio di sola andata, come il parto. Dal momento del concepimento l’embrione va in un’unica direzione: lo sviluppo, l’uscita dal bozzolo e l'avvio della sua nuova esistenza. Tre fasi distinte - Inizio del viaggio (fase prodromica), Nuova meta (fase dilatante), Direzione Ri-Nascita (fase espulsiva) - rendono la maternità spunto per un’indagine più profonda sull’essere umano. Un’unica interprete dà voce alle tre storie unite da un tema universale: la scaralità della vita.



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