Biografia
Si forma principalmente alla Scuola del Teatro Arsenale, ha recitato in prosa, in versi, in dialetto milanese filologico e grammelot. Ama impegnarsi contro la violenza di genere. È insegnante di dizione. Finalista al Premio Hystrio 2003 e segnalata al Premio Fersen 2007, ha contribuito al volume Milano al femminile - I talenti delle donne (Jaca Book, 2020).
SINOSSI - E RID NISSUN, MEDRA
In una Bassa Padana che può evocare il film Novecento, un bambino viene ucciso da un gerarca ubriaco. Devastata dal dolore e dalla rabbia, la madre affronta l'omertà dei compaesani e l'arroganza del potere, ma il desiderio di giustizia sfuma progressivamente nello spirito di vendetta, incarnato dalle Erinni. Suggestioni emiliane per un grammelot tragico, sarcastico e furente, che narra una vicenda realmente accaduta.
SINOSSI - GIOVANNA LA PAZZA
In una dimensione di prigionia fisica e mentale, il monologo evoca la figura di Giovanna la Pazza, figlia di Ferdinando d'Aragona e di Isabella di Castiglia: figlia e moglie manipolata, nonché donna coltissima con idee ribelli e scomode. La presunta follia, ufficialmente arginata dalla reclusione, sconfina nelle reali e ineludibili tenebre dell'anima che si aggrappa a un ricordo. E al desiderio di luce.
SINOSSI - LIGEIA CHE VISSE DUE VOLTE
Una storia al femminile che ha come imperativo il nero, il "paint it black" di una canzone dei Rolling Stones. In questo spettacolo si incontrano idealmente Hitchcock e Poe, l'ossessione vertiginosa e le atmosfere soprannaturali che hanno il colore verde dell'assenzio e l'odore stordente del laudano. Come nel libro di Edgar Allan Poe - La verità sul caso Valdemar - questo testo si trova in uno stato ipnotico, sospeso tra la veglia e il sonno. È una storia d'amore che guarda nell'abisso del tempo, e, dopo un po', l'abisso la guarda con lo stesso stupore che la natura ha di fronte all'enigma della presenza umana.