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ETTORE DISTASIO

ATTORE - REGISTA

MILANO

Biografia


Nasce a Milano il 01/10/1967.

Ha una Laurea in Relazioni Pubbliche e artisticamente si è formato presso la scuola del Teatro della Contraddizione (3 anni) e lo Kralski Studio Braton Vajevez a Lubiana in Slovenia (2 anni).

Si è perfezionato con Michele Abbondanza, Chiara Guidi, Mauro Avogadro, Armando Punzo, Alfonso Santagata, Dominique De Fazio, Massimiliano Civica, Michele Sinisi.

E' stato socio fondatore delle compagnie teatrali chiamate Noleggio Cammelli e Teatro Urlo oltre ad essere stato uno dei fondatori della casa di produzione cinematografica NeXT Art all'interno della quale, per un biennio, ha lavorato come autore.

Ha lavorato in diverse produzioni teatrali, le più significative:

Compagnia Duchessa Rossa (Due di Voi).


Teatro Litta (Confessioni troppo intime, regia di Antonio sixty) (Closer. Regia di Sandro Mabellini).


Teatro del simposio (Beyond Vanja, Antigone, Il Ring dell'Inferno. Ray- con tutta quell'acqua a due passi da casa (PREMIO NEXT 2019 - Regia di Francesco Leschiera).

Teatro Urlo (Salome, Hamlet. Regia di Vittorio Vaccaro).

Compagnia Arditodesio (Fly me to the moon - regia di Fabrizio Visconti).

Lavora anche per il cinema e la televisione, dividendosi tra Roma, Milano e la Spagna.

Si occupa di formazione (comunicazione, Public Speaking, team building) in qualità di docente per aziende che operano sul territorio nazionale ed europeo.



SINOSSI INEVITABILE TEMPESTA



Una donna paziente e gentile, aspetta in coda dal panettiere come ha imparato a fare, come le dicono di fare e senza farsi domande.

Durante l'attesa, da qualche parte si prepara una tempesta, un'inevitabile tempesta, che prima da il benvenuto come un dolce venticello e poi travolge con la furia del vento sollevando e trasportando ogni cosa. Nonostante le raffiche, i mulinelli di foglie e le imposte che sbattono, LEI ha molte cose da fare e la mattina esce di casa dopo aver ricevuto le solite raccomandazioni. Dappertutto volano barche, sedie sdraio, cimiteri che crollano, bare che finiscono in mare, coccodrilli e gabbiani e topi che scappano mentre uomini e donne urlano al vento. LEI, sbattuta dalle acque agitate, inizia un viaggio aggrappata ad un salvagente trovato per caso o per fortuna. Troverà rifugio in un bar di porto senza nome che la donna chiama Sto Posto, luogo di passaggio, di scoperte e ri-scoperte. In Sto Posto hanno ancora i posaceneri mezzi pieni e le cartoline appese sopra alla cassa. Una Madonnella bianca e azzurra appoggiata sopra al Juke Box osserva tutto, in quel luogo di oggetti, personaggi e ricordi che vanno e vengono.

In questo luogo mai visto prima, LEI si ricorda. Di tutto e di quella LEI che si era cacciata chissà dove.

Così Sto Posto diventa il suo nuovo punto di partenza, il primo passo con cui LEI ricomincia a camminare per uscire nel mondo rimasto. Nel mondo che c'è

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