Biografia
Laureata in Scienze dell’Educazione. Nel campo della ricerca scrive e collabora con l’Università di Padova in progetti di teatro e territorio. Ha studiato il lavoro d’attore con: Giuseppe Emiliani, Eugenio Allegri, Carlos Alsina, Laura Curino, Roberto Anglisani, Cristina Pezzoli, Enrico Bonavera. Ha approfondito la poetica del clown, con gli insegnanti della scuola lecoquiana Giovanni Fusetti, Paola Coletto, Ted Kaijser, Norman Tailor, Andrè Casaca.
Approfondisce racconto, ricerca e scrittura teatrale con Ascanio Celestini e Giuliana Musso. Per anni ha seguito il lavoro sul movimento di Michela Lucenti, collaborando in uno spettacolo.
Fondatrice della compagnia Manonuda Teatro, con Alberto Cacopardi.
Lo spettacolo Corpo in affitto è finalista del Premio Off del Teatro Stabile del Veneto.
Nel 2017 debutta con Cappuccetto rosso, il lupo e altre assurdità, vincitore del Premio In-Box Verde, primo classificato a Briciole di Fiabe Arezzo 2017, finalista del Premio Otello Sarzi di Montegranaro nel 2019 e secondo classificato al Festival di Teatro Ragazzi di Padova.
Nel 2014 fonda Matàz Teatro di cui è direttrice artistica.
SINOSSI - RITA E IL GIUDICE
Rita cresce a Partanna, valle del Belice, Sicilia. La provincia di Trapani negli anni '80 del secolo scorso significa una sola cosa: mafia. È un luogo in cui lo stato, semplicemente, non riesce a entrare, un posto in cui la legge è fatta da delinquenti. E, tra questi, c'è il padre di Rita. Ribellarsi a una situazione simile richiede motivazioni non comuni: intorno a te deve cambiare il mondo in cui vivi. O il tuo modo di guardare quel mondo. E soprattutto devi incontrare lungo questo percorso persone che ti aiutino, ti proteggano e ti mostrino altri mondi possibili. Luoghi in cui i tuoi ideali si possano realizzare.
Un giudice siciliano offre a Rita ascolto e protezione. Nato a Palermo, con una storia alle spalle che lo rende (insieme all’amico Giovanni Falcone) l’immagine della lotta alla mafia in tutto il mondo, Paolo Borsellino è il ritratto dell’umanità e dell’onestà intellettuale. Il giudice è l’ultimo tassello che permette a Rita di cambiare la sua visione del mondo: "Dopo aver sconfitto la mafia che c’è dentro di te, puoi combattere la mafia. La mafia siamo noi e il nostro modo sbagliato di comportarci". La storia di Rita, coraggiosa testimone di mafia, ci racconta come ogni singolo gesto possa davvero riuscire a fare la differenza.