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FOMA FOMIC

CANTAUTORE

MILANO

Biografia


È un cantautore milanese, fondatore del collettivo artistico Foma Fomic, nato nel 2012 come progetto cantautorale, per poi espandersi al mondo della performance dal vivo e del teatro.

Pur traendo ispirazione dai maestri del teatro canzone milanese, ha da sempre un occhio puntato verso la sperimentazione e collabora costantemente con artisti della scena milanese contemporanea.

Negli anni si è esibito nei migliori (e nei peggiori) locali del nord Italia, anche se vanta diversi tour e serate organizzate per lui in tutta la penisola. Ha registrato quattro album di brani inediti, diretto e prodotto una ventina di video-clip musicali e scritto diversi racconti ispirati al Foma Fomic di Dostoevskji, da cui ha tratto grande ispirazione anche nella realizzazione dei suoi show.

Tra i diversi spettacoli scritti e portatii in scena nelle vesti di cantautore e attore protagonista ci sono: Lo sbarco in Lombardia, Foma Fomic nello spazio, Tanto poi si muore, La vera storia di Foma Fomic, Sognando Ciarlantini, Che poi ci si affanna, Foma Fomic goes to Bollywood e C’era una volta il Magia, Il mio Foma Immaginario.

SINOSSI - IL MIO FOMA IMMAGINARIO



Il mio Foma immaginario è la testimonianza visiva di una frattura interna, quella che divide ogni essere umano contemporaneo tra realtà e rappresentazione, tra realismo e idealismo, tra le fantasie dell’infanzia e la smaliziata e ottusa furbizia dell’età adulta. È il confronto artistico tra un uomo adulto e quello che un tempo era il suo amico immaginario, ora partner di scena:“Foma Fomic. Un nome gliel’ho dato. Un nome importante per me, ossia il mio stesso nome... Ma insomma, siamo o non siamo sulla stessa barca, Foma Fomic?” I due Foma Fomic hanno in mente un grande sogno: rivoluzionare il mondo dell’opera lirica attraverso le loro produzioni musicali visionarie e allucinate. Il progetto funzionerebbe anche, se non fosse che il Foma immaginario in realtà ha un’altra idea…

Man mano che lo spettacolo procede, la voce lirica diventa rappresentazione tangibile del mondo dell’immaginazione che, poco alla volta ma inesorabilmente, penetra nel reale fino ad avere la pretesa di modificarlo. Il mio Foma immaginario è uno spettacolo che, attraverso la forma del teatro-canzone, indaga gli aspetti surreali del mondo dello spettacolo, della volontà di successo e del rapporto complicato con la propria interiorità.



SINOSSI - FOMA FOMIC NELLO SPAZIO




Foma Fomic, cantautore senza prospettive, si ritrova succube di una discografica senza scrupoli che lo convincerà a intraprendere una tournée interstellare promettendogli il successo universale. A bordo della sua capsula a forma di cavallo a dondolo, viaggia nel cosmo, osservato da una discografica che, pur rimanendo sulla terra, lo manipola costantemente. Il viaggio onirico e surreale diventa un’occasione per esplorare il suo spazio interiore e andare alla ricerca di alieni che non esistono. Il dialogo che nasce tra artisti e pubblico riassume l'ambiguità del viaggio stesso: Foma si rivolge alle persone in sala come se fossero gli alieni venuti ad ascoltarlo, reagisce ai loro silenzi e ai loro applausi, alla ricerca della canzone perfetta, del pubblico ideale e della performance che lo porterà alla gloria. Forse.





SINOSSI - LO SBARCO IN LOMBARDIA




Come in certi sogni buffi e angosciosi, i personaggi de Lo sbarco in Lombardia si muovono a fatica e sembrano non andare da nessuna parte. Sono tuttavia mossi quasi meccanicamente da un’inquietudine la cui origine si può trovare forse nelle strane manie di grandezza, forse nello sfacciato ottimismo che li anima. O, ancora, nella negazione più assoluta della realtà, in favore di un mondo in cui le guerre si combattono con le canzoni e gli slogan urlati dai balconi fanno paura solo a chi non ha capito che è tutta una farsa.

Lo sbarco in Lombardia è un’escursione male organizzata nei meandri oscuri del tempo, senza bussola e con le ciabatte. È una ridicola messinscena immersa nell’inesattezza storica, inzuppata di errori geografici, i cui protagonisti - come soldati inadeguati di un esercito guidato esclusivamente da patetici campanilismi e arretrati provincialismi - si trascinano in un delirio di sospetti, insidie, malumori. Forse sono spie che si fingono idioti o, più probabilmente, il contrario.



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