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FRANCESCO ARICÒ

ATTORE

MILANO

Biografia


Francesco Aricò studia recitazione alla Civica Scuola di Teatro Paolo Grassi di Milano, diplomandosi nel 2016. L'anno seguente è tra i dieci attori selezionati dal Centro Teatrale SantaCristina, fondato da Luca Ronconi e diretto da Roberta Carlotto. Debutta in teatro con Benedetto Sicca prendendo parte - successivamente - a cinque spettacoli diretti dal regista. Lavora, tra gli altri, con Liv Ferracchiati, Silvio Peroni, Pablo Solari, Niccolò Matcovich. Parallelamente alla carriera teatrale, partecipa a diverse produzioni cinematografiche e televisive, debuttando sul piccolo schermo nel 2022.

Nel 2023 è sul set del film Il mio posto è qui, per la regia di Cristiano Bortone.

SINOSSI - L'UOMO PALLONCINO




Fare l’animatore è il lavoro più bello del mondo. Ci si muove all’aria aperta, si sta a contatto con la gente, si elargisce positività, si lavora in squadra, si trasmette dinamismo e - soprattutto - ci si relaziona con le creature più pure, innocenti e sincere che esistano: i bambini. Fare l’animatore, in sostanza, è più ricevere che dare. È qualcosa di molto vicino a una missione: la missione di rendere felici gli altri. Fare l’animatore può cambiarti la vita. Questa è la storia di Emile, e di come l’animazione ha cambiato la sua vita. L’uomo palloncino è un concentrato di tutti i geniali paradossi che popolano l’universo del Miniclub dei villaggi turistici, un sorridente inferno in stile Full Metal Jacket, dove la voce del protagonista/narratore (Emile, appunto) diventa una disperata e tragicomica lettera dal fronte. Ed ecco allora che il Capoanimatore diventa il felpato sergente Hartman, un tipo tosto che non ha nemmeno bisogno di alzare la voce per esercitare la propria tirannia. I bambini, suddivisi in livelli di gioco come nei videogame, sono il training spietato che ogni animatore deve saper affrontare, mantenendo l’ordine senza mai perdere la gentilezza, curando la disciplina senza mai perdere la gioia, rimproverando senza mai scordare la piaggeria, entusiasmando senza mai mostrare la stanchezza. Dando il cinque, sempre.

Gli altri animatori sono i camerati che danno inizio a una serie di episodi di distaccato, quasi inconsapevole, bullismo nei confronti di Emile, vittima di una serie di disagi psicologici e psicosomatici che culmineranno in un liberatorio (e inatteso) autogol. L’uomo palloncino è un breve studio sulla crudeltà degli adulti. Sul sadismo dei bambini. E sugli effetti della babydance sulla psiche umana.

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