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VINCENZO ROMANO

ATTORE - CANTAUTORE

MILANO

BIOGRAFIA


È nato a Benevento il 20 giugno del 1991 e dall’età di sei anni studia pianoforte, chitarra e teatro.

Dal 2011 vive nel capoluogo lombardo e nel 2013 si diploma come attore all’Accademia dei Filodrammatici di Milano, dove il percorso formativo accademico viene arricchito dall’esperienza di studio al GITIS di Mosca nell’ottobre del 2012.

Nel 2015 interpreta Antonio Ligabue in “Bassa continua – Toni sul Po” (Progetto Ligabue), Premio Ubu 2015 per Miglior Progetto Artistico (regia di Andrea Paolucci e Mario Perrotta).Tra i registi e attori con cui ha lavorato ci sono Giorgio Albertazzi, Marco Baliani, Cesar Brie e Giampiero Solari.

Dal 2015 collabora con Alta Luce Teatro come attore, insegnante e vocal coach.

È anche compositore e cantautore e, dopo sei anni di pubblicazioni di singoli, nel 2021 è uscito il suo primo album “Millennials”, contenente 16 brani.

Dal 2023 è in scena con “Uno, nessuno e centomila”, il suo primo monologo da attore e regista, che coincide con i suoi dieci anni di carriera professionale nel teatro e dove unisce la propria scrittura musicale nel testo di Pirandello, con le canzoni inedite da lui scritte: “Satiro e Fanciullo”, “La verità”, “L’alba” e tutti gli altri intermezzi musicali contenuti nello spettacolo.

SINOSSI - UNO, NESSUNO E CENTOMILA



Un racconto di parole, musiche e canzoni inedite, suonate e cantate dal vivo, per riscoprire, sotto una nuova veste, il capolavoro di Luigi Pirandello.

Lo spettacolo percorre le vicende del protagonista, Vitangelo Moscarda, alla scoperta della propria autentica identità.

Un giorno, accorgendosi casualmente che il suo naso pende verso destra, incomincia a percorrere un viaggio, scoprendo ogni giorno che passa, di non essere, per gli altri, quello che crede di essere. Cercherà di distruggere le molte immagini che gli altri vedono di lui, fino a diventare aria, vento, puro spirito. Turbamenti, esperimenti estremi e follie.

Questo è molto altro in un monologo che prende vita a quasi cent’anni dalla pubblicazione di una delle opere più rappresentative di Pirandello.



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