Da giovedì 26 a sabato 28 ottobre alle ore 20.45, al Politeatro di Milano (in viale Lucania 18), va in scena un classico da non perdere: Otello (ovvero il Vangelo secondo Jago) con il poliedrico Fabrizo Kofler. Con lui sul palco Enrica Chiurazzi, Clara Mori, Manfredi Pedone e Massimo Sabet (che cura anche la regia). Si replica domenica 29 ottobre alle 17.
Per saperne di più, la sinossi:
Dalla dannazione alla riabilitazione: lo strano destino di Jago che, al contrario di quanto avviene nell'epica tragedia di Shakespeare, in Otello, il Vangelo secondo Jago, diventa "buono". Un'inedita lettura della stranota opera del drammaturgo inglese riabilita l'alfiere del coraggioso Moro della Serenissima. Com'era: Otello e Desdemona si amano a dispetto dei santi (e del padre di lei). Si sposano. Poi lui parte per Cipro, dove infuria la guerra contro gli ottomani. La lontananza si sa, cambia la prospettiva. Ed è così che il perfido Jago insinua nella mente di Otello il sospetto che Desdemona lo tradisca con Cassio. Epilogo: la gelosia porta all'omicidio. Il senso di colpa al suicidio.
Ma che cosa succede se Jago smette di essere il male assoluto e diventa uno strumento del divino condannato dalla profezia di una maga dell'antico Egitto?
Morale: "Contro il volere degli dei non si può nulla. In ognuno di noi si nasconde il male. E sono santi coloro che non lo lasciano germogliare."
Insomma, è tutta un'altra storia.
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