Irlanda, anni 80. Sono tempi duri. Miseria, emigrazione, attentati degli indipendentisti. Incertezza. "Era il terzo allarme in una settimana. Eravamo veramente irritati. La paura si era fatta assuefazione. Eravamo irritati e basta. Uscimmo in fila indiana, immusoniti. Un vento tagliente che gelava il respiro. Così decisi di andare a bere qualcosa. Qualcosa di forte”.
Edith e Helen si incontrano così, in un vecchio e fumoso pub di Dublino: “Ed eccomi allora a sorseggiare un whisky bollente, a guardarmi in giro e ad annusare quell'odore di chiuso e di lana calda, tipico dei pub delle nostre parti”. Diverse tra loro, le accomuna la passione per “Il grande Gatsby”, di Francis Scott Fitzgerald.
Edith e Helen sono colleghe d'ufficio. Ma "fuori" è un'altra cosa: lì tra i tavoli di legno e l'odore di chiuso e di stantio, è possibile scandagliare l'anima senza vergogna. Un po' di alcol per dare coraggio. Quello è il posto giusto per aprire il libro del passato, affrontare le confidenze più intime e azzardare, con cautela, qualche progetto per il futuro.
Insomma si condivide la vita. Che non è altro che il racconto soggettivo del tempo che passa. Legato con un filo alla speranza.
Amore, maternità, matrimonio, genitori, piccole trasgressioni, ricordi, rimpianti: storie del passato diventano l'occasione per osservare il mondo con occhi diversi. Quelli dell'altra, così differente, ma così affine. Si fa strada l'idea che capire - alla fine - significa accettare. Al di là di ogni ragionevole dubbio.
L'amicizia tra Edith e Helen fa progressi, si fa profonda, intima e complice nelle difficoltà. La timida e cattolica Edith vive di dubbi e di tormenti: porta dentro di sé i segni di un'infanzia austera e di una famiglia severa che le ha tarpato le ali. È viva quanto basta per andare avanti.
Ma Helen no, lei non vuole condurre un'esistenza mediocre: è pronta a dispiegare le ali per lasciarsi alle spalle un passato meschino, fatto di miseria, routine e matrimonio senza slanci. Volitiva e protettiva, Helen sembra conoscere la strada. E cerca un'anima gemella per cambiare tutto.
Il dialogo tra le amiche è serrato, il testo è intenso. Con il mutare degli stati d'animo, cambiano gli abiti e le scene, ritmate dallo spegnersi delle luci che scandiscono momenti e luoghi diversi del racconto.
Mentre Edith e Helen si confrontano, lasciano aperte domande mai banali: che cos’è la vera amicizia? Quali ingredienti la rendono viva e sincera? Quali aspettative tengono incollate le persone al sentimento più disinteressato e nobile che esista? L'amicizia, si intuisce, è un sentimento reciproco che richiede lo stesso impegno dell'amore.
E come quello, è a rischio fallimento.
Lo spettacolo
Amiche
Con
Daniela La Pira
Chiara Malpezzi
Testo e regia
Sergio Scorzillo
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